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    Mourinho: "Servirà grande qualità offensiva per fare gol"


    José Mourinho ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Torino, quattordicesima giornata di campionato.

    Ecco le parole del tecnico giallorosso.

    Che partita si aspetta dal Torino, una squadra ostica, con marcature uomo su uomo?

    “Difficile. Il Torino è una squadra che difende molto bene. Con uno stile proprio. Non dico un modo unico di difendere, ci sono altri che lo fanno, ma sono un bell’esempio di questo stile di gioco difensivo. E non è facile. Anche parlando in un modo pragmatico, con i numeri, la squadra non concede tante opportunità. Il che è veramente difficile. Servirà una grande qualità offensiva per fare gol”.

    Avete giocato a tre in difesa ancora in coppa perché mancavano i terzini sinistri. Anche domani vedremo lo stesso atteggiamento?

    “È una buona domanda, è una domanda di calcio. Ma dalla mia parte non voglio rispondere se giocheremo a quattro o a cinque. La situazione infortunati è migliorata, rispetto alle opzione che abbiamo, a parte la squalifica di Veretout e i positivi al Covid Cristante e Villar. Adesso il problema si è spostato a centrocampo”.

    “A centrocampo mancano due titolari assoluti come Cristante e Veretout, Villar è un’opzione di qualità, rispetto a Vina, Karsdorp, Smalling, Kumbulla, Mancini, che sono stati sempre disponibili, abbiamo l’opzione chiara di giocare a quattro o a cinque. Prima senza terzini potevamo giocare solo in questo modo”.

    Domani l’Olimpico sarà di nuovo pieno. Sarà pieno anche contro l’Inter. Si aspettava così i tifosi della Roma? È più difficile giocare in questo stadio da avversario o può dare carica ai suoi giocatori?

    “La passione dei tifosi la conoscevo. Tutto questo amore, passione, me l’aspettavo. L’ho sentita subito, dal primo giorno. La cultura in Italia, principalmente nell’Italia che ho conosciuto prima, non c’era paragone con il calcio inglese in cui in ogni partita è sempre esaurito. Con ogni condizione climatico. In questo piacere sento un piacere molto grande, di vedere un’evoluzione positiva. I nostri tifosi hanno bisogno di una vittoria all’Olimpico”.

    “Abbiamo già vinto, perso e pareggiato, con prestazioni buone e altre meno. Hanno sempre una squadra che va. Che gioca per se stessa e per loro sugli spalti. E questo dal punto di vista del tifoso fa sentire connessione, attrazione, empatia. E magari questa è la ragione per cui anche in Conference League, una competizione che potrebbe non far innamorare subito la gente, era giovedì sera, pioveva, lo stadio non era esaurito, ma era un Olimpico bello. Per noi non dico che è più facile giocare in un impianto così, ma più bello. E lo è anche per gli avversari”.

    “Il calcio è così, se è più bello per tutti, meglio così. Se noi abbiamo qualche responsabilità in questo positivismo, in questo coinvolgere la gente a venire allo stadio, piace tanto anche a noi”.

    La Roma ha segnato 7 gol nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo e 7 gol nell’ultimo quarto d’ora del secondo tempo. Testimonia la pazienza della squadra nell’andare a cercare il gol?

    “Non ho mai pensato in questo modo. Non l’ho mai pensato. È difficile da dire. Non esiste un obiettivo nostro, un momento giusto per segnare, di avere pazienza. Il momento giusto per segnare è in ogni minuto di ogni partita. La caratteristica della nostra squadra, da un punto di vista emozionale, è di andare fino alla fine”.

    “Non ho mai sentito dire dalla mia squadra “siamo morti”, “non vogliamo vincere”, “non abbiamo la capacità”. Tipo a Genova, avevamo bisogno di un gol, nonostante qualche difficoltà, lo abbiamo trovato. Ecco, questa è una caratteristica della mia squadra”.

    Mancini può essere un’opzione come mediano?

    “Certo che può. Principalmente perché in questo momento abbiamo i quattro difensori centrali disponibili. Mancini, Kumbulla, Ibanez e Smalling tutti e quattro disponibili. Se tocca a qualcuno di loro fare il sacrificio, lo devono fare. Ibanez già ha giocato terzino sinistro nella difesa a quattro. Magari giocherà anche a destra, sempre difesa a quattro”.

    “Mancini se dovrà farlo un ruolo a centocampo difensivo, lo farà. Non puoi mettere Zaniolo terzino sinistro o Vina attaccante. Ci sono giocatori con questo tipo di possibilità, Cristante, Mancini, Ibanez, Mkhitaryan. Funzionali. Non solo si sacrificano da un punto di vista del ruolo, ma anche la disponibilità e la qualità nel farlo. E Mancini a centrocampo ci ha già giocato”.