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    Mourinho: "Risultato ultra meritato, contento di allenare questa squadra"


    José Mourinho ha parlato al termine di Roma-Zorya Luhansk. Il tecnico ha analizzato la vittoria per 4-0 contro gli ucraini.

    Ecco le parole dell’allenatore giallorosso.

    Una prestazione incoraggiante. Che segnali ha colto da questa partita?

    “Il primo segnale incoraggiante è la responsabilità di andare avanti in questo girone. Un girone che dovevamo anche vincere, ma era importante la responsabilità di andare avanti, di vincere la partita. Il risultato è ultra meritato, poteva essere anche più largo. L’avversario non era di livello alto, ma sono capaci di creare difficoltà, sono aggressivi, giocano tanto a uomo, ma abbiamo trovato soluzione. Anche con brillanti performance individuali dei giocatori nostri. Siamo contenti perché andiamo avanti”.

    Grande prestazione di Zaniolo. Cosa gli ha fatto bene? La doppia panchina o il ruolo centrale in campo?

    “Non penso. La prima panchina a Venezia era conseguenza di una settimana in cui praticamente non si era allenato. La seconda magari c’era anche il pensiero mio, il fatto che non abbia mai giocato come ha fatto stasera, tra i due attaccanti”.

    “Avevo ritenuto che Shomurodov fosse più abituato, un giocatore che dà profondità, poi Felix. Oggi ha giocato veramente bene. Come detto in precedenza, non mi aspettavo qualcosa in particolare da lui, ma dalla squadra. Di lui con la squadra. Mi è piaciuto molto l’atteggiamento di Nico”.

    Quanto deve crescere ancora Abraham?

    “Anche lui sta facendo una strada come gli altri. La mia squadra è una squadra di gente buona, è una squadra che anche nel momento della sconfitta non mi fa mai arrabbiare perché l’atteggiamento di squadra, il senso di gruppo, stanno sempre lì. Anche per questo abbiamo delle difficoltà, principalmente quando i risultati sono negativi”.

    “È un gruppo di bravi ragazzi, che devono crescere. Tammy viene da una realtà diversa, da una squadra sempre dominante, in cui per gli attaccanti sono lì solo per fare gol. Per gli attaccanti non è importante fare squadra. Da noi è importante lavorare. Anche oggi il loro numero 4, per necessità del sistema, avevo bisogno che i due attaccanti facessero pressione sui due loro centrali e sul numero 4. Per Tammy è un processo”.

    “Dal punto di vista fisico non era abituato a questo tipo di lavoro, però lo fa. Lui sta mangiando questa necessità, sta mangiando questo concetto di squadra. Può fare più gol, farà più gol, ma il suo atteggiamento sta migliorando tanto. Potevamo stare meglio in classifica in Serie A, potevamo vincere questo girone, ma sono molto contento di lavorare con questi ragazzi”.

    Che giocatore è Zaniolo, per lei?

    “Grande potenzialità, ma tanto da imparare dal punto di vista tattico, dal punto di vista della stabilità nei suoi comportamenti in campo. Ha tanto talento, non ha bisogno di alti e bassi dal punto di vista della fiducia. È un giocatore bravissimo anche nei momenti di difficoltà. Deve avere consapevolezza del suo talento e del suo potenziale. Lui ha un percorso da fare. E non bisogna dimenticare la cicatrice emozionale di un ragazzo che ha avuto problemi grossi a livello fisico, per infortuni”.

    “È un ragazzo che a volte soffre con sensazioni negative. Con la Juventus stava giocando una partita fantastica, simile a quella che fa oggi, con la differenza della qualità maggiore dei giocatori della Juventus, ma alla prima avvisaglia al ginocchio ha avuto paura, quella paura tipica dei giocatori che hanno sofferto tanto. Bisogna lasciarlo tranquillo. Se posso chiedere alla stampa di Roma di non dire delle bugie, non inventare storie, non inventare problemi tra di noi che non esistono. Sono qui per aiutarlo, non per pregiudicarlo”.

    “Capisco che le bugie vendono di più, però principalmente a Roma – se sono romanisti – di lasciarlo tranquillo. Magari anche Roberto Mancini sarà felice se noi possiamo dargli un Zaniolo che potrà essere utile anche in azzurro”.