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    Mourinho: "Meritavamo un risultato diverso"


    Questa è stata l'analisi fatta dall'allenatore della Roma dopo la stracittadina

    Dopo il Derby di andata, Mourinho ha risposto alle domande dei giornalisti. Queste sono state le parole dell'allenatore della Roma.

    Si è rivolto alla squadra a fine partita: cosa ha detto ai suoi giocatori?

    "Resta tra noi. Ho voluto parlare subito lì, ma è come se lo avessi fatto nell'intimità dello spogliatoio".

    Quanto hanno pesato i primi venti minuti e soprattutto l'episodio del 2-0?

    "Innanzitutto, mi lasci dire qualcosa di positivo: il calcio italiano è migliorato tanto, nella qualità del gioco offensivo e nella voglia di vincere. La partita è stata fantastica, però purtroppo la dimensione dell'arbitro e del VAR non è stata al livello della partita. Lei parla della situazione del secondo gol, in cui invece di 2-0 potevamo stare 1-1: l'arbitro ha sbagliato in campo e il VAR - non so se fosse a Coverciano - ha sbagliato. Hanno sbagliato tutti e due. Questo è troppo. Anche il secondo giallo a Leiva sarebbe stato importante, perché giocare undici contro dieci avrebbe significato tanto. E poi: situazioni molto simili a quella che ha portato il rosso a Pellegrini oggi non hanno portato a nulla".

    "Sono con i miei giocatori, perché penso che la Roma sia stata la squadra più brava in campo. Ovviamente, quando tu concedi tre gol qualcosa hai sbagliato, ma sul secondo e sul terzo sono situazioni di contropiede. E sul secondo, la squadra aspettava la concessione del rigore e non il contropiede. Però abbiamo giocato, abbiamo provato, abbiamo dominato. Abbiamo messo tutto in campo. Abbiamo messo la Lazio in grande difficoltà. Loro hanno gestito gli ultimi minuti come volevano, e l'hanno fatta bene anche perché l'arbitro gli ha permesso di farlo in quel modo. Non ho tanto altro da dire".

    Lei è preoccupato degli errori difensivi?

    "No. Lo sarei stato se non avessimo giocato o se non avessimo avuto voglia di vincere. O se la Lazio ci avesse dominato dal 1' al 90'. Il secondo e il terzo gol sono arrivati su contropiede. E quando una squadra sta perdendo, deve rischiare. Come abbiamo fatto noi".

    Sul primo gol, l'errore è stato determinato dalla voglia di fare qualcosa in più, che poi non ha pagato?

    "La Serie A è propria cambiata perché dopo una partita così lei vuole parlare di calcio e non di arbitri. Complimenti. Anche voi state cambiando. Sì, sapevamo degli inserimenti di Milinkovic. Scivolando troppo su un fianco, abbiamo lasciato uno spazio aperto per una mezzala come Milinkovic, che ha queste qualità. Certamente lì abbiamo sbagliato, però altrettanto certamente abbiamo avuto una reazione come piaceva a me, come se non fosse successo nulla, dimenticando subito l'errore, cercando di reagire e di avere delle grandi opportunità per segnare l'1-1".

    Oggi mancava un leader come Pellegrini, ma ha trovato Zaniolo che ha fatto una partita di grande cattiveria, trascinandosi la squadra: si aspetta che lui e Pellegrini crescano più del resto della squadra per uno step ulteriore?

    "Non voglio parlare di Pellegrini, sennò dovrei parlare di nuovo di quello che è successo nell'ultima partita. Nico ha fatto una buona partita. Magari ha commesso qualche errore al momento di decidere. Ci sono state delle grandi situazioni dove lui ha distrutto fisicamente gli avversari, ha fatto delle notevoli progressioni e forse con due o tre giocatori di movimento non ha deciso nel modo migliore per noi. Però ha fatto una gara fantastica. Peccato che abbia avuto questo affaticamento muscolare che gli ha impedito di finire la partita. Però sì, lui e Miki... Ma parlare di individualità per me è difficile: io alleno delle squadre e sono contento della mia".

    Da questo Derby esce fuori una Roma con coraggio, orgoglio e qualità. La serenità, unita alla rabbia, è quello che si porta via da questa partita.

    "No, la serenità ce l'ho sempre. Come la squadra, anche nei momenti difficili, che sono durati dieci minuti. Ai giocatori nell'intervallo avevo detto che in fase di transizione ci avrebbero potuto fare male, però anche che era un rischio che ovviamente avremmo dovuto correre. Quindi: squadra sì, orgoglio sì, qualità di gioco sì. Magari voi non sarete d'accordo con me, ma meritavamo un risultato diverso. E l'arbitro è stato decisivo in questa partita".