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    Mourinho: "Siamo stati squadra anche nei momenti difficili"


    Le parole dell'allenatore giallorosso dopo la vittoria in casa del Trabzonspor

    La Roma parte con il piede giusto. I giallorossi battono 2-1 il Trabzonspor in trasferta, nell’andata degli spareggi di UEFA Conference League.

    Queste sono le parole di José Mourinho dopo la partita.

    Quanta sofferenza c’è stata? La Roma ha vinto nonostante una serata non brillantissima.

    “C’erano delle pressioni perché era una gara da knockout e perché l’avversario non è da Conference League. La gente pensava che fosse una partita facile perché siamo in Conference League. È stata una partita difficile, loro sono una buona squadra con tanta esperienza, con elementi di qualità e con un pubblico che ha giocato questa gara. Però la squadra è stata equilibrata, è stata solida e molto bene in campo".

    "Nel secondo tempo abbiamo sofferto molto dal punto di vista fisico, gente come Veretout e Cristante non ha fatto tanto lavoro in precampionato. La squadra è stata squadra e questa per me è la cosa più importante. Oggi ha parlato questo stadio e giovedì parlerà l’Olimpico. Speriamo di poter arrivare alla fase a gironi”.

    Quanto è contata anche la qualità dei giocatori?

    “Per voi è facile parlare dei calciatori, per me è più difficile: dovrei partire con Rui Patricio e finire con Mkhitaryan. Anche chi ha giocato poco come Borja Mayoral ha fatto il suo. Siamo arrivati troppo volte vicini al gol e non abbiamo segnato".

    "Nel primo tempo, quanti cross di Karsdorp e di Vina… Abbiamo avuto un piano di gioco che abbiamo seguito. Dopo, siamo mancati nella decisione, nella situazione tecnica. Ma la squadra mi è piaciuta anche nel momento di difficoltà, dopo il pareggio. Siamo stati sempre squadra, anche quando eravamo stanchi. Abbiamo vinto, ma anche se non avessimo vinto il mio feeling come allenatore sarebbe stato positivo”.

    Ha parlato di professionalità. Ora i calciatori non andranno a casa: dormiranno a Trigoria.

    “Magari le signore non saranno contente, ma è quello che dobbiamo fare. Torneremo troppo tardi e dobbiamo recuperare. Questa è la professionalità. Le vacanze sono finite”.

    Per come ha lavorato bene la società sul mercato, per le opportunità dei giovani di crescere con Mourinho, per i giocatori di esperienza che ha, per una piazza che ama sognare come Roma, questa sembra veramente la stagione adatta per Mourinho.

    “Il sogno della tifoseria è lo stesso dei professionisti. Non giochi a calcio per divertirti ma per vincere qualcosa, e noi non siamo diversi. Sappiamo che abbiamo finito lo scorso campionato 29 punti dietro l’Inter e 16 o 19 punti dietro al quarto posto e per due stagioni di fila siamo arrivati sesti, settimi. Piano piano… Sì, la società ha fatto un mercato fantastico, ma è stato un mercato di reazione: non pianificato. Era pianificato, ma poi ci sono stati l’infortunio di Spinazzola e l’uscita di Dzeko".

    Con questo voglio dire che mi manca qualcosa. Qualcosa che spero che arriverà l’estate prossima, così da poter sperare in qualcosa di diverso nella seconda stagione. In questa, come avevo detto prima di questo match, pareggeremo tate volte e arriveranno anche delle sconfitte, ma vogliamo arrivare a ogni partita pensando che possiamo vincere”.