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13 romanisti azzurri campioni d'Europa e del mondo


Cristante, Florenzi e Spinazzola campioni d’Europa con l’Italia. Cognomi che entreranno nella storia del calcio di pari passo con i loro nomi: Bryan, Alessandro e Leonardo.

Loro, tre romanisti azzurri arrivati in fondo ad una competizione internazionale con la Nazionale. Giusti giusti per completare e definire un elenco di tredici calciatori della Roma titolati con la selezione azzurra in un Mondiale o in un Europeo. Per stilare la lista si attinge dai Mondiali 1934, 1938, 1982, 2006, oltre che da Euro2020 perché nell’Italia del 1968 non erano presenti giallorossi in quel momento storico.

Ecco i tredici protagonisti, in ordine cronologico di successo.

Mondiali 1934 e 1938

Attilio Ferraris: il primo giocatore della Roma a vestire la maglia della Nazionale, nonché primo capitano della storia giallorossa. Campione del mondo nel 1934, tra gli uomini più importanti nella squadra di Vittorio Pozzo. Interno di centrocampo di quantità e qualità. “Poi ce sta Ferraris a mediano, bravo nazionale e capitano”.

Enrique Guaita: tra gli attaccanti più prolifici per media gol nella storia della Roma. Oriundo – argentino di nascita –, prese parte al Mondiale del 1934 giocando quattro partite e risultando decisivo soprattutto tra semifinale e finale. Giallorosso per due stagioni, dal 1933 al 1935.

Guido Masetti: terzo portiere dell’Italia di Vittorio Pozzo nelle due edizioni mondiali datate 1934 e 1938. Anche se non disputò gare ufficiali nei due tornei iridati, da considerare comunque tra i titolati. “Primo portiere” della Roma di Testaccio, campione d’Italia poi in giallorosso nel 1942.

Eraldo Monzeglio: due volte campione del mondo nel 1934 e nel 1938, da titolato romanista nella seconda edizione giocando la gara d’esordio contro la Norvegia. Elegante calciatore di fascia, che in difesa sapeva adattarsi anche accentrandosi nel raggio d’azione. Romanista per quattro anni, dal 1935 al 1939.

Aldo Donati: campione d’Italia con la maglia della Roma nel 1942, ma anche campione del mondo con l’Italia quattro anni prima, nel ’38. Fece parte della rosa a disposizione di Vittorio Pozzo, ma senza disputare minuti ufficiali. In giallorosso, invece, 152 gare e 6 gol tra il 1937 e il 1943.

Pietro Serantoni: centrocampista generoso, con attitudini fisiche e tecniche fuori dal comune. Da romanista, prende parte al Mondiale del 1938 disputandolo da titolare fisso. In giallorosso disputa 85 partite e 9 gol tra il 1935 e il 1940. È stato anche allenatore della Roma nella stagione 1950-51.

Mondiali 1982 e 2006

Bruno Conti: il miglior giocatore al Mondiale di Spagna 1982. Definito Marazico da Pelè perché un po’ Diego Armando Maradona e un po’ Artur Antunes Coimbra detto “Zico”. Enzo Bearzot gli consegnò il ruolo di ala destra titolare dopo il “Barone” Franco Causio. E Bruno risultò devastante, dispensando giocate e assist vincenti fino alla finale vinta contro la Germania.

Daniele De Rossi: tre presenze nel mondiale di Germania del 2006. Ottimo esordio con il Ghana, l’espulsione nella seconda partita con gli Stati Uniti, poi il rientro nella finale di Berlino contro la Francia pure con il carico del rigore da trasformare nella lotteria dagli undici metri. Fece gol, Daniele, e dopo l’esecuzione consigliò a Barthez: “Mo’ buttace i guanti”. È stato anche collaboratore tecnico nello staff di Roberto Mancini a Euro2020. Campione del mondo e d’Europa in doppia veste.

Simone Perrotta: non è mai sottolineato abbastanza l’apporto di Perrotta nel mondiale di Germania del 2006. Titolare in tutte le partite dal girone alla finale, giocandone sette su sette. Un moto perpetuo in mediana, irrinunciabile per qualsiasi allenatore. Da Luciano Spalletti nella Roma a Marcello Lippi con l’Italia. Romanista dal 2004 al 2013.

Francesco Totti: fece un autentico miracolo per partecipare al Mondiale del 2006 dopo un terribile infortunio alla caviglia. In meno di quattro mesi tornò disponibile per il ct Marcello Lippi, che comunque gli affidò le chiavi dell’attacco azzurro. Decise gli ottavi con l’Australia e regalò tanti altri assist utili per i compagni di squadra. Il 10 anche in Nazionale. Il calciatore con più presenze e gol nella storia della Roma, 786 partite, 307 reti. Sempre e solo romanista.

Euro2020

Bryan Cristante: schierato difensore in questa formazione solo per affollamento di centrocampisti in mediana. Calciatore versatile, intelligente, sempre disposto al sacrificio. Nella Roma si è sdoppiato da centrale di retroguardia e da pensatore di centrocampo. Mourinho – parole sue – lo aspetta a braccia aperte da campione d’Europa.

Alessandro Florenzi: terzino destro, titolare nella prima partita di Euro2020 contro la Turchia, poi un infortunio lo ha costretto a restare fuori fino alla finale con l’Inghilterra, momento in cui è subentrato nel secondo tempo supplementare al posto di Emerson. Doveva essere il sesto rigorista, Donnarumma gli ha evitato di andare sul dischetto.

Leonardo Spinazzola: il romanista/azzurro capace di mettere d’accordo tutto il paese da Bruno Conti in poi in una rassegna internazionale. Nemmeno Daniele De Rossi, Simone Perrotta e Francesco Totti riuscirono a riscuotere consenso unanime. Spina è stato un autentico eroe di Euro2020, protagonista indiscusso dell’Italia di Roberto Mancini campione d’Europa. Pure da sostenitore in tribuna in finale dopo l’infortunio con il Belgio.

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