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"Mai Scudetto fu più meritato": Dalmat caccia via lo spettro


Meno 1. Manca un giorno ai 20 anni dal terzo scudetto della storia romanista e sesto appuntamento con le sette storie tra le tante che si trovano dentro al racconto della corsa tricolore fatto da “Mai Scudetto fu più meritato”

Meno 1. Un giorno ai 20 anni dal terzo scudetto della storia romanista e settimo appuntamento con le sette storie tra le tante che si trovano dentro al racconto della corsa tricolore fatto da “Mai Scudetto fu più meritato”, il libro ufficiale As Roma scritto da Daniele Giannini, edito da Newton Compton, disponibile dal 10 giugno in tutti gli As Roma Store, le librerie e gli store online.

Il mondo alle 21:25 del 27 maggio 2001 è un luogo brutto per ogni tifoso della Roma. Il castello di sogni costruito nei mesi sta per venire giù tutto insieme perché Trezeguet ha dato il vantaggio alla Juve sul Perugia, Crespo ha fatto lo stesso per la Lazio contro l’Inter e, soprattutto, Francesco Coco all’Olimpico ha portato avanti il Milan sulla Roma. Metti insieme i tre eventi ed ecco che si compone una classifica da film horror: Roma 70, Lazio 68, Juventus 67. Se finisse così, Roma e la Roma si troverebbero a un tiro di schioppo dalla beffa più grande di sempre.

Non finirà così perché la Roma ha Vincenzo Montella che prende quello scarabocchio di serata e decide di dipingere un semicerchio perfetto. Una curva pericolosa ed elettrizzante, il suo sinistro che colpisce la palla tanto forte da farle superare un gigante come Seba Rossi e tanto delicatamente da farla scendere in tempo per infilarsi sotto l’incrocio. Pareggio, che è pure il risultato finale.

A due giornate dalla fine, potrebbe andare pure bene così e invece no. Perché può andare anche meglio. Succede tutto mentre certi conti di classifica il popolo dell’Olimpico ha cominciato a farseli. Poi si sente un brusio, un vociare. Sguardi che si incrociano per chiedersi: "Ma è vero?". Sì, è vero.

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È successo che al minuto 93, al San Nicola di Bari, in campo neutro, Stéphane Dalmat ha tenuto fede al suo soprannome di “Joystick”. Ha telecomandato il suo destro all’incrocio. Gol. Inter-Lazio 1-1, proprio come all’Olimpico, e i punti di distacco tornano a essere cinque. Sufficienti per prendere le forbici e cominciare quel piccolo lavoro di sartoria, immaginato da ottobre. Che è ora di iniziare a compiere.

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