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    Fonseca: "L'Ajax è il passato, dobbiamo pensare solo al Torino"


    Le parole dell'allenatore romanista alla vigilia della trasferta di campionato con il Torino

    “Penso solo al Torino. È importante capire che la partita con l’Ajax è finita". Paulo Fonseca ha risposto alle domande inviate dai giornalisti alla vigilia della trasferta con il Torino, in programma domenica 18 aprile alle 18.

    Queste sono le parole dell’allenatore della Roma in conferenza stampa.

    Cosa manca per avere una sintesi tra il calcio spettacolo della prima parte della stagione e la grande attenzione difensiva, vista con l’Ajax?

    “Per ogni partita abbiamo una strategia. Durante quasi tutta la stagione, tutti hanno detto che la Roma era la squadra che giocava meglio in fase offensiva. Ma in queste due partite abbiamo preparato una strategia diversa, contro una grande squadra come l’Ajax, e di più nella seconda partita, perché avevamo vinto all’andata. Ma noi abbiamo la nostra identità. Non è questo che caratterizza la nostra squadra ma, quando c’è bisogno di una strategia diversa, la attuiamo”.

    Lei divide l’opinione pubblica, in merito al giudizio sul suo lavoro. Si è mai domandato: “Cosa potevo fare di più per spostare la percentuale a mio favore?

    “Io non lavoro per convincere le persone: io lavoro per far vincere la Roma. È normale: quando si vince, hai più persone dalla tua parte. Accade a me, come a tutti gli allenatori. Io lo capisco bene. La cosa più importante è fare il mio lavoro.

    Come sta Smalling, dopo la notte di terrore che ha passato e poi fisicamente?

    “Vediamo. Valutiamo la sua situazione tutti i giorni. Ha iniziato a lavorare sul campo. Quando avrà fiducia di tornare, tornerà. Ma penso che stia molto bene”.

    Cosa manca a questa squadra per essere competitiva ai massimi livelli sia in campionato, sia in Europa?

    “Questa è una stagione particolare. Posso fornire diversi esempi di squadre che incontrano delle difficoltà andando avanti nelle competizioni europee. Per esempio, prima del ritorno dei quarti il Villarreal ha perso con l’Osasuna, il Bayern ha pareggiato in casa e l’Arsenal è decimo in campionato. Questo succede a chi va avanti nelle coppe. Chi gioca ogni tre giorni ha meno calciatori disponibili e questo influenza il risultato”.

    Con la concentrazione di giovedì con l’Ajax, la Roma avrebbe potuto evitare certi recenti passi falsi in campionato? E poi: questa nuova solidità difensiva è solo frutto di una strategia o può cambiare l’identità della squadra?

    “No. Come ho detto, è stata una questione di strategia per questa partita e per questo avversario. Noi non cambiamo la nostra identità. Già da domani vogliamo tornare a essere una squadra offensiva, che ha l’iniziativa. E sì, magari con più concentrazione possiamo fare meglio in campionato. È vero, la Roma è stata molto concentrata in campionato”.

    Quanto è importante da qui alla fine cercare di non arrivare settimi e cercare di arrivare in Europa League?

    “Io non guardo mai troppo avanti: penso sempre alla prossima partita. Penso che l’Ajax sia il passato e che dobbiamo tornare al campionato. Dobbiamo avere l’ambizione di battere il Torino. E dobbiamo fare una buona partita, se vogliamo vincere contro una squadra che sta vivendo un buon momento”.

    Pastore potrebbe partire titolare con il Torino?

    “Dovete aspettare domani per vederlo”.

    Le partite con Torino e Atalanta potrebbero essere decisive per sperare ancora nel quarto posto?

    “Quello che è importante è vincere le nostre partite. Come ho detto, io penso solo alla prossima partita. Non possiamo pensare ad altro se non vinciamo con il Torino”.

    In Italia ci sono squadra con rose lunghe e con tanti esuberi. C’è un problema di reclutamento? Di attenzione alla scelta? Si prendono tanti giocatori, ma spesso non quelli giusti?

    “L’importante è avere una rosa compatta. Ma penso che non sia un esempio per la Roma. Da noi, praticamente tutti i calciatori hanno giocato, hanno fatto parte delle mie scelte. Ma sono d’accordo, l’importante è avere una rosa compatta”.

    Queste partite di campionato possono aiutare per far ritrovare la forma di quei giocatori che poi possono risultare decisivi in Europa?

    “No, sono due competizioni diverse. Io adesso penso solo al campionato e alle migliori scelte per domani. Penso solo al Torino. È importante capire che la partita con l’Ajax è finita. Dobbiamo tornare sul campionato, abbiamo degli obiettivi in Serie A”.

    A partire da domani cosa vorrebbe vedere in campionato delle partite di Europa League?

    “Magari la stessa concentrazione, la stessa aggressività difensiva. È importante che la squadra sia sempre sicura difensivamente. E come abbiamo fatto bene con l’Ajax, penso possiamo riuscirci anche in campionato”.