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    El Shaarawy: "È come se non me ne fossi mai andato"


    La prima intervista di Stephan El Shaarawy all'inizio della sua seconda esperienza in giallorosso

    “Sono emozionato come nel 2016, sono molto felice di essere tornato. È stata un’attesa abbastanza lunga, ma sono molto contento che sia andato tutto a buon fine. Di questo devo ringraziare ovviamente il Presidente, il direttore Tiago Pinto e il mister".

    Sono le prime parole di Stephan El Shaarawy, da oggi di nuovo un giocatore della Roma, a cinque anni esatti dal suo esordio in giallorosso.

    "Il direttore e il mister mi hanno dimostrato sin da subito grande interesse e grande volontà di avermi in squadra. Questo è stato fondamentale per me e ora sono veramente carico, motivato ed entusiasta di poter riscrivere un altro capitolo con questa maglia”.

    Che effetto ti ha fatto tornare a Trigoria?

    “È come se non me ne fossi mai andato, è stato un affetto che non è mai svanito quello che i tifosi hanno provato nei miei confronti: l’ho visto anche nelle sessioni di mercato precedenti e mi ha reso molto orgoglioso. È chiaro che ora tutto questo affetto e questa fiducia devo ripagarli sul campo, ma sono molto contento di essere tornato a far parte di questa Società”.

    “L’ho sempre detto che a Roma ho costruito molto più di un percorso calcistico. Questa è una città che ti entra dentro per il calore e l’affetto della gente. Nell’ultimo periodo ho sentito fortemente il desiderio di tornare e, appunto, devo ringraziare il direttore e il mister che mi hanno voluto, assieme a mio fratello che è riuscito a chiudere questa operazione con tutta la Società. Ora è il momento di ripartire, di ricominciare e sono molto entusiasta”.

    In questo periodo sei rimasto in contatto con i tuoi compagni in giallorosso?

    “Mi sono sempre sentito con i miei ex compagni, soprattutto con Lorenzo (Pellegrini, ndr). Secondo me, questa è una squadra dalle grandi potenzialità e anche da fuori si vede che è un gruppo che si aiuta. Questo è fondamentale soprattutto nei momenti critici, come quelli che magari hanno vissuto in queste settimane. Ma sono convinto che ci sia un grande allenatore, siamo terzi in campionato: si può fare ancora molto”.

    Come è nata la possibilità di tornare in giallorosso?

    “Con il direttore Pinto ci siamo sentiti in questo mese e, come ho detto, mi ha dimostrato subito grande interesse. Anche lui aveva una forte volontà di riportarmi qui a Roma ed è stato un attestato di grande stima e grande fiducia. Di questo lo ringrazio, ma la cosa più importante è ringraziarlo sul campo con le prestazioni. Questo è il mio primo obiettivo: cercare di tornare subito in condizione per poter aiutare la squadra”.

    Come ti senti fisicamente?

    “Non mi alleno in gruppo da qualche mese, sicuramente ci vuole un po’ di tempo per tornare in condizione. Ho fatto il possibile per allenarmi da solo, ho lavorato con un preparatore nel periodo in cui sono stato fermo, ho cercato di fare il massimo per arrivare in una buona condizione. Ora parlerò con tutti i preparatori per cercare di tirare giù il piano più idoneo possibile per far bene”.

    Quali sono i tuoi obiettivi?

    “Gli obiettivi futuri sono sicuramente quello di far bene prima di tutto con la Roma, centrando il traguardo Champions, che per noi deve essere una priorità. E poi, ovviamente, quello di andare all’Europeo. Nei mesi che verranno ci sarà prima di tutto il pensiero alla Roma e poi anche quello di far bene per andare in Nazionale”.

    Hai un messaggio per i tifosi giallorossi?

    “Ho sentito davvero tanto l'affetto dalla gente in questi mesi sui social e anche l’ultima volta quando sono venuto all'Olimpico a febbraio in una partita di Europa League: mi auguro che si possa tornare il prima possibile allo stadio, perché abbiamo davvero tanto bisogno di loro”.

    "Questa è una città che ti entra dentro per il calore e l’affetto della gente"

    - El Shaarawy