IT
  • EN
  • Home Notizie

    Zaniolo: "A Roma sto benissimo, qui mi sento amato"


    Una sintesi dell'intervista concessa dal trequartista giallorosso alla Gazzetta dello Sport, il 29 dicembre

    Uno spaccato del suo rapporto con la Roma e con i romanisti. L'intervista resa il 29 dicembre da Zaniolo alla Gazzetta dello Sport può essere letta come una vera e propria dichiarazione d'amore che Nicolò fa alla Roma. E ai suoi tifosi.

    Vi proponiamo un estratto delle sue risposte alle domande che gli ha rivolto Walter Veltroni, ex sindaco di Roma e autorevole penna del giornalismo italiano.

    Il passaggio alla Roma

    "L’Inter penso abbia sempre bisogno di giocatori già pronti, già formati e io magari in quel momento non lo ero. Sono state scelte loro, li ringrazio perché poi, cedendomi alla Roma, mi hanno fatto arrivare in una città splendida come questa e in una società solida. Giocare qui è bellissimo, per i tifosi, per la città. Sono felicissimo di essere in giallorosso".

    Il debutto in giallorosso

    "Il vero esordio è essere arrivato alla Roma. Il giorno in cui sono entrato a Trigoria è stato meraviglioso, perché vedere tutti questi campioni – De Rossi, Kolarov, Dzeko, Pastore – per me, che giocavo in Primavera l’anno prima, è stata un’emozione incredibile. Poi è arrivato il gran giorno, mai me lo sarei aspettato: l’esordio al Bernabeu in Champions".

    "Di Francesco alle 11 di mattina fece la riunione, mi fermò e mi disse: Sei pronto stasera per giocare? E io ho detto: . Però era un sì incosciente. Dopo averlo detto ho cominciato a tremare. Sono salito in camera e fino alle 19.45, orario di partenza del pullman, non ho dormito per niente, non mi sono riposato. Ero teso, non ho neanche chiamato i miei, ero pietrificato".

    "Giocare con il Real Madrid al Bernabeu come esordio tra i professionisti era una bella responsabilità. Ma devo ringraziare i miei compagni che mi hanno fatto subito sentire a mio agio. Quando sono entrato in campo per me esisteva solo il Bernabeu, la partita. Non pensavo e non sentivo nulla all’esterno, fuori dal rettangolo di gioco. Alla fine è andata bene".

    Il recupero dall'infortunio

    "Non ho fretta, sto lavorando bene. Ogni giorno vengo a Trigoria, dopo l’ultima visita a Innsbruck ora si aumenterà il carico e quando la gamba destra e la sinistra avranno la stessa forza e la mia testa sarà pronta, con calma rientrerò. Ho una carriera davanti, non bisogna forzare, farsi prendere dalla voglia di giocare 2-3 partite. È in ballo la carriera, il futuro".

    Paulo Fonseca

    "Fonseca è deciso, molto bravo, preparato, sta facendo bene. Ed è una persona molto leale, ti dice le cose in faccia. Che siano positive o negative e questo l’apprezzo molto. Lui e il suo staff sono molto capaci e ogni partita è preparata bene. Penso sia un grande allenatore".

    La partita che porta nel cuore

    "Roma-Porto, la mia prima doppietta in Champions. Emozione indescrivibile: segnare con lo stadio pieno che urla il tuo nome… Non ho dormito per due o tre giorni, ero sempre euforico, non mi rendevo conto di quello che avevo fatto".

    Il suo futuro

    "A Roma sto benissimo, sono in una grande squadra, in una società importante. Sto benissimo, sono amato dai tifosi e io amo loro, la società mi sostiene e non penso a cambiare aria. Non ci sarebbe motivo".