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    Fonseca: "Vogliamo dimostrare di essere una grande squadra"


    Il tecnico giallorosso Paulo Fonseca ha parlato alla vigilia della gara con il Milan di domani (ore 20.45, diretta Sky)

    Ecco le parole del tecnico giallorosso in conferenza stampa.

    È la sfida tra due grandi centravanti, Dzeko e Ibrahimovic. Qual è la qualità che Dzeko ha più di Ibra e quale che Ibra ha rispetto a Dzeko?

    “Sono due giocatori importantissimi per le rispettive squadre. Non voglio fare paragoni. Non lavoro tutti i giorni con Ibrahimovic. Conosco bene Dzeko, posso parlare di lui e dire quanto è importante per la nostra squadra. Sono due giocatori che giocano nella medesima posizione, con caratteristiche simili. Io penso a Edin, un grandissimo giocatore, sta bene, è motivato. Sarà importante”.

    Per la squadra di Pioli è un esame scudetto. Per lei la Roma ha una rosa inferiore rispetto al Milan?

    “Il Milan è in un grande momento, sta facendo molto bene, così come il suo allenatore. Ma anche noi siamo in un buon momento, siamo motivati, la squadra è fiduciosa. Sarà una gara interessante tatticamente, con due formazioni pronte a vincere. Vogliamo dimostrare di essere una grandissima squadra. Giocheremo per vincere”.

    In questi giorni, con il crescere dei contagi, si è tornato a parlare di playoff e playout per terminare la Serie A. Sarebbe d’accordo?

    “Io penso che si possa restare così fino alla fine, in questo modo, con responsabilità. Credo che possiamo riuscirci. Poi, ovviamente, sono preoccupato per la situazione in generale. Noi tutti dobbiamo stare attenti, rispettare le norme, è un momento difficile per noi. Dobbiamo dimostrare responsabilità”.

    Domani giocherà Mirante? E in coppa Pau Lopez?

    “Domani giocherà Mirante, in coppa vedremo. Decido partita per partita”.

    Nella partita di coppa, schierando giocatori mai presi in considerazione finora, ha voluto dimostrare la carenza in alcune posizioni?

    “No. La verità è che abbiamo vinto. Abbiamo fatto riposare giocatori importanti per la partita con il Milan e abbiamo schierato giocatori che non avevano giocato. Era importante per noi metterli. Non volevo dimostrare altro, se non far riposare giocatore importanti e far tornare a giocare chi lo faceva meno”.

    Cos’ha Ibrahimovic di diverso per essere così in condizione a 39 anni? E come si ferma in campo?

    “Per avere questa condizione a 39 anni è perché sicuramente un grande professionista. Altrimenti, non ci arrivi a questa età, giocando a quel livello. Comunque, è una partita contro il Milan, non contro Ibrahimovic. Non preparo il match pensando ad un solo giocatore, ma pensando alla qualità collettiva della squadra di Pioli”.

    Con la partenza di Kolarov manca uno specialista sulle punizioni. State facendo esercitazioni specifiche sui calci di punizione? E, oltre a Pellegrini, vedremo altri giocatori alternarsi in queste situazioni da fermo?

    “Sì, facciamo sempre dopo ogni allenamento esercitazioni con quattro o cinque giocatori. Per me, al momento, Pellegrini è il migliore. Ma abbiamo anche altri. Veretout, Cristante, Mkhitaryan”.

    Curiosità tattica: il suo sistema di gioco – a prescindere che lo schieramento sia a tre o a quattro dietro – prevede una linea difensiva sempre molto alta. Ma in base alle caratteristiche dei giocatori non dovrebbe cambiare qualcosa? Se in difesa, ad esempio, ci sono Cristante e Fazio è prudente tenere una linea alta come se giocassero Smalling o Ibanez? Nel finale di Berna qualcosa si è rischiato.

    “Capisco la domanda. È vero che abbiamo difensori centrali più veloci di altri, ma dipende dalla partita e dalle caratteristiche dell’avversario o dei nostri calciatori. Possiamo essere più alti o meno. La squadra è preparata per giocare con difesa a tre o quattro alta o anche più bassa”.

    Nelle scelte di Berna c’entrava la positività di Mancini e, per questo, ha preferito far riposare Ibanez?

    “La scelta non è stata presa in considerazione dell’utilizzo o meno di Mancini. Era importante far riposare Ibanez”.

    Sulla fascia destra difensiva ha alternato tutti e tre i giocatori a disposizione, ha scelto un titolare nel ruolo?

    “Ho scelto per la gara di domani, poi deciderò partita per partita”.

    Dal post lockdown, il Milan è risultata la squadra più efficace. Riesce a beneficiare al meglio il lavoro fatto in settimana sfruttando le difficoltà dell’avversario. Questo avviene perché squadra e società stanno lavorando in armonia. Nella sua Roma percepisce armonia e le sembra che la sua squadra stia diventando più efficace in campo?

    “Abbiamo creato un’identità forte. Questo accade quando siamo tutti insieme, motivati. I risultati delle ultime partite indicano che siamo uniti e in fiducia”.

    Quanto dobbiamo aspettare per capire i veri valori del campionato?

    “Per me abbiamo due principali candidati per il titolo, Juventus e Inter. Poi, ci sono altre squadre che possono fare un ottimo campionato. Quello che è successo in queste prime partite significa che è sempre difficile affrontare qualsiasi squadra in Italia. C’è equilibrio”.

    Come sta Smalling?

    “Sta bene, ma non è pronto per la gara con il Milan. Credo sarà a disposizione per la prossima partita di Europa League”.