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    Borja Mayoral: "La Roma è un punto di arrivo"


    Le parole di Borja Mayoral nella sua prima conferenza stampa in giallorosso

    Nel pomeriggio di mercoledì è stato presentato in conferenza stampa Borja Mayoral. L’attaccante spagnolo è stato prelevato dal Real Madrid, in prestito con diritto di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo.

    Ecco le sue risposte alle domande dei giornalisti.

    Quali motivazioni hai avuto per venire alla Roma?

    “Prima di tutto vorrei ringraziare Guido (Fienga, ndr) e il club per avermi dato l’opportunità di essere qui oggi. Avevo moltissima voglia di venire alla Roma. È vero, sono arrivato in extremis, forse un po’ tardi, ma l’importante è che io sia qui. Nel corso dell’estate il mio agente mi aveva rappresentato l’interesse della Roma e anche di molti altri club, ma quello della Roma mi aveva attirato molto, mi aveva convinto. È vero che il Real Madrid avrebbe voluto che io restassi, ma alla fine mi hanno concesso di andare via e sono state decisive le conversazioni avute con Guido e con il mister. Quindi, grazie al Real Madrid che mi ha permesso di essere oggi dove volevo essere”.

    Quali sono le tue caratteristiche e i tuoi punti di forza?

    “Mi considero un attaccante giovane, che ha molta voglia, molta fame, che ha acquisito già una certa esperienza in prima divisione. Sono un attaccante che segna, che gioca bene all’interno dell’area di rigore ma che si muove bene anche fuori dall’area e che può aiutare la squadra con i suoi movimenti, facendo degli assist e che, nel complesso, permette di trarre beneficio ai compagni che gli giocano vicino. Queste sono caratteristiche che corrispondono al profilo di un calciatore moderno, quale io mi considero”.

    La Roma è un punto di arrivo o una tappa della carriera?

    “Sicuramente è un punto di arrivo. Sono qui da appena dieci giorni e sono soddisfattissimo della mia scelta. Sono contento del Club e dei compagni. Dopo una manciata di giorni, mi sento già perfettamente a mio agio. Tra l’altro, in questo momento non posso non considerarmi un giocatore più della Roma che del Real Madrid perché, oltre ad aver firmato un contratto di due anni, la Roma avrà un’opzione di acquisto al termine di questa stagione e di quella successiva”.

    Puoi giocare al fianco di Dzeko?

    “Sì, perché no? Conosco Dzeko come calciatore, ha caratteristiche diverse dalle mie: perché non potremmo convivere in attacco? Inoltre, avere in squadra due attaccanti con differenti caratteristiche può essere molto utile. In questo senso, siamo due calciatori che si completano a vicenda”.

    Il Real Madrid aveva deciso di tenerti e di cedere Jovic. Cosa è successo negli ultimi giorni di mercato? Hai parlato con Zidane?

    “Come ho detto prima, all’inizio dell’estate, durante il precampionato, avevo espresso la volontà di lasciare il club il prima possibile. Poi, ecco, a seguito di una riunione con Zidane, nella quale lui aveva espresso il desiderio che io restassi, sono rimasto più a lungo. Però la mia volontà era quella di andare via, perché ero convinto che avrei avuto più opportunità di crescita. Probabilmente, il club ha ascoltato le richieste di Zidane e quindi hanno cercato di trattenermi. È vero che forse nei loro piani c’era Jovic in uscita, ma alla fine l’operazione è andata a buon fine. Ho avuto modo di parlare con Zidane nel suo ufficio e gli ho spiegato che per me era importante accettare, per non far passare il treno di un club del calibro della Roma, che mi stava cercando. La reputavo una buona opportunità di giocare e di crescere con il mio calcio”.

    Ti pesa essere considerato un vice Dzeko?

    “Non mi considero il suo vice, la sua riserva. Siamo entrambi due attaccanti. Arrivo qui con molta voglia di far bene e di aiutare la Roma a raggiungere i propri obiettivi. È vero, sono qui anche per imparare da Dzeko, che è un grande calciatore, un giocatore con grande esperienza, ma sono sicuro che tra noi ci sarà una concorrenza sana”.

    Clicca qui per leggere le parole di Chris Smalling