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I migliori marcatori stagionali della storia della Roma


Allenamenti con distanziamento sociale, guanti, mascherine, gel disinfettante e diverse altre misure di sicurezza per fronteggiare l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus. Se il futuro del campionato non è ancora del tutto decifrabile, in questo periodo di stop prolungato meglio concentrarsi sul passato. E sulle gesta di chi ha vestito questa maglia dal 1927.

Un approfondimento lo meritano i gol segnati. Ad oggi, sono 5585. Con il conteggio che si è interrotto dopo Cagliari-Roma 3-4. Numeri totali, comprensivi di campionato e coppe. Francesco Totti, miglior marcatore della storia del club con 307 reti messe a segno, detiene il 5,5 per cento della cifra complessiva. Il secondo della graduatoria all time, Roberto Pruzzo, arriva al 2,5% del totale grazie ai suoi 138 sigilli.

Nonostante Totti sia di gran lunga il bomber più prolifico del corso societario, non è il depositario di tutti i primati legati alle realizzazioni. Ce n’è uno, in particolare, che appartiene al Bomber di Crocefieschi e difficilmente verrà scalzato. Ovvero, quante volte un giocatore con la lupa sul petto si è rivelato il miglior marcatore stagionale della rosa. Pruzzo, dal 1978 al 1986, per otto annate consecutive, è stato il calciatore romanista ad aver segnato di più rispetto ai compagni. Compreso nel 1982-1983 con 22 gol in 39 incontri, nella stagione che portò il secondo tricolore. Nessuno è riuscito mai ad avvicinare il burbero 9 coi baffi. Nemmeno il 10 di Porta Metronia, che è stato miglior bomber stagionale per la prima volta nel 2002-2003 (20 gol) e fino al 2017 c’è riuscito in altre sei occasioni. Dunque, sette in totale. Un gradino sotto Pruzzo.

Andando indietro nel tempo, il primo miglior realizzatore fu Cesare Auguro Fasanelli nel 1927-1928 con 14 centri in 32 match. Un gol di questi lo mise dentro in occasione della prima uscita in gare ufficiali dei giallorossi, contro il Livorno al Motovelodromo Appio. La partita ufficiale numero uno della Roma, vinta 2-0 con Ziroli e proprio Fasanelli sul tabellino. Dal 1928, e fino al 1932, per quattro annate di fila, lo scettro di marcatore numero uno della rosa passò sui piedi di Rodolfo Volk, il primo grande centravanti tesserato per l’Associazione Sportiva della Capitale. L’uomo di Fiume, a cui appartiene la citazione “Io non penso, io tiro”, è soprattutto il quarto di sempre nella classifica dei bomber giallorossi con 106 gol.


La timeline dei migliori marcatori giallorossi stagione per stagione

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Sul podio del medesimo elenco, sul terzo gradino, è presente Amedeo Amadei. Lui, il “Fornaretto di Frascati”, 111 reti. E, dal 1940 al 1948, per sei stagioni di fila (con la seconda guerra mondiale di mezzo), fu colui che in un’annata singola batteva i compagni di squadra per gol fatti. Naturalmente, anche nell’anno domini del primo scudetto. Nel 1941-1942, Amadei segnò complessivamente 18 volte, contribuendo non poco al titolo nazionale.

Esattamente dieci anni dopo, la Roma si trovò nella serie cadetta (unica volta in 93 anni) per affrontare il duro compito dell’immediata risalita nel massimo torneo. L’impresa riuscì, anche grazie all’apporto realizzativo di Carlo Galli, 12 timbri in 29 partite. Galli – soprannominato “Testina d’oro – replicò nel 1952-1953 (14 gol) e nel 1954-1955 (15). Metà Anni 50, appunto. Il testimone passa al brasiliano Dino Da Costa. Colui che diventerà l’incubo ricorrente dei rivali biancocelesti nei derby, dal 1955 al 1959 non avrà eguali nella Roma per gol fatti in una singola stagione. 12, 22, 23 e 18 il ruolino.

Il naturale successore di DDC è un altro interprete sudamericano, ma argentino. Pedro Manfredini, “Piedone” con 42 di piede. Ma centravanti implacabile. Il re delle triplette in 93 anni di vita. 9 realizzate tra Serie A e coppe. Nessuno come lui, da questo punto di vista. Detto anche “ManTREdini” nei momenti di gloria. Lui, Pedro, è il quinto bomber di sempre con 104 reti. Dal 1959 al 1963 è il leader stagionale della rosa per gol fatti. Fu, inoltre, tra gli attori protagonisti della Coppa delle Fiere vinta nel 1961.

Nella seconda metà degli Anni 60 non si materializzano abilissimi realizzatori come negli anni precedenti. Uno sarebbe potuto esserlo, se non fosse stato sconfitto dalla sua stessa vita. Giuliano Taccola, 11 gol nel 1967-1968. E avrebbe potuto fare ancora meglio l’anno successivo se il destino non si fosse messo di mezzo (7 in 15 gare). Nel 1966, nel 1970 e nel 1972 si registra il minimo storico per un marcatore stagionale, 7 reti. La prima volta è Paolo Barison, la seconda Fabio Capello e la terza è Gianfranco Zigoni. Capello, quello che nel 2001 diventerà “Don Fabio” e sarà il manager del terzo scudetto. E che nell’epoca tricolore guiderà Gabriel Omar Batistuta a conquistare il primato di miglior marcatore stagionale con 21 gol (20 in campionato, 1 in Coppa UEFA). Nell’immaginario di tanti, Batistuta resta il centravanti per antonomasia. Lo “spaccaporte”. E lo è stato, senza dubbio. Anche se militò in giallorosso per un periodo non lunghissimo.

Ma prima di lui, e anche dopo, la Roma ne ha avuti anche altri di profili simili, oltre a quelli già raccontati. Pierino Prati, miglior marcatore nel 1973-1974 e 1974-1975, Rudi Voeller nel 1988-1989, 1989-1990 e 1990-1991, Ruggiero Rizzitelli nel 1991-1992, Abel Balbo dal 1993 al 1998, Vincenzo Montella nel 1999-2000, 2001-2002 e 2004-2005, Daniel Pablo Osvaldo nel 2011-2012 e 2012-2013, fino ad arrivare a Edin Dzeko.

Quest’ultimo è storia recente e anche cronaca. A lui appartiene il numero maggiore di gol realizzati in una stagione con questa maglia dal 1927, 39 marcature nel 2016-2017. E sempre lui è il migliore per reti fatte dal 2016 a oggi. Ne ha fatte 102, insidiando i primissimi posti della graduatoria di tutti i tempi. Ma è già al sesto posto al fianco di Montella. In questo affresco di epoche vanno inseriti pure Agostino Di Bartolomei e Giuseppe Giannini. Non solo perché degni capitani di due epoche diverse (Anni 80 e 90). Ma perché anche loro fanno parte del novero dei 47 migliori marcatori stagionali della Roma. Di Bartolomei ottenne il primato realizzativo nel 1976-1977 (9 gol) e nel 1977-1978 (13), Giannini nel 1987-1988 (12) e nel 1992-1993 (16). Nonostante siano stati soprattutto centrocampisti.