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    Petrachi: “Atalanta-Roma va affrontata come una finale”


    “Non siamo distanti anni luce dall’obiettivo Champions. Siamo a tre punti dal quarto posto, quella di sabato è una partita che va affrontata come una finale”, ha dichiarato Petrachi. “Dobbiamo giocare una partita importante. Dobbiamo tirare fuori la cattiveria che ho visto negli occhi dei giocatori durante questo percorso. Sono convinto che ne usciremo, anche più forti”.

    Ecco una sintesi dei suoi interventi.

    “Alla mia prima presentazione ho detto che quest’anno per la Roma sarebbe stato l’anno zero. Sono stato chiamato dalla proprietà per cercare di provare a recuperare gli errori fatti negli anni precedenti. Con tanta umiltà ed entusiasmo mi sono calato nella mia parte e credo che in questi sei mesi sia stata fatta una grandissima mole di lavoro”.

    “La Roma ha fatto una vera e propria rivoluzione. Vorrei ricordare a tutti che la Roma ha fatto uscire venti giocatori e ne ha presi quattordici. La Roma non compra giocatori a 70 milioni. Con quei 70 milioni ne ho comprati sette”.

    “Sto facendo il massimo per la Roma e con impegno e cercherò di portare avanti la mia idea di calcio, cercherò di portare a compimento le cose che mi sono chieste di fare. Non so se ci riuscirò ma ce la sto mettendo tutta. Fino a venti giorni fa si decantava una Roma importante, che aveva scelto un allenatore che aveva conquistato tutti quanti, che giocava il miglior calcio in Italia”.

    “Sono consapevole che questo sia un momento difficile in cui abbiamo forse smarrito un po’ di umiltà. Forse la grande prestazione nel derby ci ha fatto volare un po’ troppo alto. Questa squadra se gioca con intensità, voglia e cattiveria che ha dimostrato in molte partite di questo campionato può mettere in difficoltà chiunque. Se non gioca con questa determinazione fa fatica. È evidente che il gioco di Fonseca si basa molto sull’aggressione, sul recupero della palla, e se tutti gli interpreti sono pronti ad attaccare e a pressare in modo asfissiante così come avvenuto contro la Lazio, che contro di noi ha giocato la sua peggiore partita perché li abbiamo costretti noi. Invece abbiamo sbagliato le partite contro la Sampdoria, contro il Torino, contro il Sassuolo e con il Bologna. Questo deve far riflettere. Noi ne siamo consapevoli, io, l’allenatore, i giocatori. Dobbiamo fare molto di più, credere molto di più in ciò che facciamo, con cattiveria e umiltà”.

    “Noi abbiamo costruito qualcosa, abbiamo investito molto sui giovani, ma i frutti arrivano dopo un po’. Questa squadra gioca con 6 nuovi acquisti su undici ogni domenica, come nessun altro in Italia. Questo sta a testimoniare che ci vuole del tempo, una squadra giovane, con ragazzi che si stanno conoscendo tra loro. Mi auguravo che queste difficoltà non arrivassero, ma sono arrivate. Ora vanno affrontato con spirito e umiltà che ci hanno contraddistinto. Ricordo che questa squadra nei momenti di difficoltà è venuta fuori. Ricordo i 10-12 infortunati: ci siamo rialzati e in quelle difficoltà ci siamo esaltati”.