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Roma Review 2017, Parte 3: Il gol di Perotti ci porta in Champions

Roma Review 2017 Part 3: Il gol di Perotti ci porta in Champions

La rassegna del 2017 continua con il gol di Perotti in Roma-Genoa: un match al cardiopalma con un lieto fine che ci ha portato in Champions…

Daniele Trombetta / @Dtrombetta87: “Il gol di Perotti è stato una sorta di liberazione dalla paura di non centrare l’obiettivo secondo posto dopo una seconda parte di campionato fatta di alti e bassi, qualche delusione in coppa, e il Napoli che non perdeva un colpo. L’ultima in casa, contro il Genoa, una partita piuttosto agevole sulla carta, era un’occasione all’apparenza semplice per chiudere secondi, ma allo stesso tempo pericolosa. E infatti paura e ansia hanno quasi rovinato la festa, quasi…”.

Francesco Costa / @francescocosta: “Al gol Di Perotti ho provato una gioia incredula e incontenibile, perché come sappiamo non c'erano in ballo solo i tre punti e il secondo posto: c'era in ballo chiudere degnamente la carriera del più grande calciatore della nostra storia e concederci la possibilità di tenere spazio nella testa e nel cuore solo per Francesco Totti dal triplice fischio in poi. Quei palloni della disperazione buttati nel mucchio all'ultimo minuto raramente producono qualcosa di buono, quando li tiriamo noi proprio mai, meno che mai in una partita di quel valore inestimabile e che eravamo riusciti a compromettere. A rivedere quel gol è impressionante la freddezza mostrata da Fazio, Dzeko e Perotti nel gestire il singolo pallone più importante della stagione, e l'esplosione di gioia dei calciatori e dei tifosi. Irripetibile”.

Bren / @BrenCdT: “È stato allo stesso tempo elettrizzante e liberatorio. Qualificarsi e restare nella Champions League sono aspetti cruciali nel calcio moderno. Fallire quell’obiettivo, per una sola stagione, crea delle inevitabili ripercussioni economiche. Anche per questo, il gol di Perotti è valso oro”.

John Solano / @Solano_56: “È stato estasiante. Volevo evitare il playoff di Champions a tutti i costi. Le qualificazioni sono ad agosto, quando una squadra sta ancora formando la sua identità di gioco e sono pochi quelli che riescono ad arrivare in forma per quell’appuntamento”.

Andrea Cardoni / @andrecardoni: "Ogni singolo avvenimento di quella partita si è tramutato in un’emozione coerente con tutto quello che sarebbe dovuto essere e, per una volta, è stato. Dal ricordo di Agostino Di Bartolomei mandato in onda sui maxischermi, a quell’aereo passato sopra all’Olimpico prima dell’inizio della partita, il gol di De Rossi capitano, poi l’entrata di Totti, poi il gol di Perotti e tutti sotto la curva, e nella rincorsa tutti sotto la Curva. Strootman che sfracella una sedia pieghevole di un fotografo per terra (anche se un po’ mi è dispiaciuto per lui, il fotografo). Nel bene è stata una partita da Roma".

@francescocosta: “Arrivare secondi la scorsa stagione era cruciale. A questo punto della sua storia, la crescita della Roma passa da due condizioni necessarie: la presenza costante in Champions League e la costruzione del nuovo stadio. La qualificazione diretta contava sia per ragioni economiche che per ragioni sportive, che mai come in questo caso si allacciano tra loro: bisogna giocare la Champions League per attirare i giocatori più forti e per tenerci quelli che abbiamo già, ma soprattutto perché quello dev'essere il nostro posto, quello è il contesto che dobbiamo abitare con disinvoltura. Senza contare che la Champions League è un torneo in cui conta molto l'esperienza e l'abitudine a giocare partite di alto livello: la Roma non poteva permettersi di starne fuori – o rischiare di farlo – per due stagioni consecutive”.

@BrenCdT: “Finire primi e vincere lo Scudetto sarebbe stato un finale incredibile da dedicare a Totti, ma il vero obiettivo è sempre stato la qualificazione diretta alla Champions League. Senza quella certezza, non ci sarebbe stato l’acquisto di Patrik Schick e magari altri big player rischiavano di essere venduti”.

Wayne Girard / @WayneinRome: “Mi sentivo quasi svenire. È stata la reazione opposta all’attacco di panico, è stata una salvezza: nemmeno quando l’Italia ha vinto il Mondiale ho avuto questa sensazione. È stata la cosa più importante in quel momento. Senza la qualificazione alla Champions, per il Financial Fair Play sarebbe stato necessario vendere diversi giocatori e la squadra non si sarebbe rinforzata come lo è adesso”.

@Dtrombetta87: “Finire secondi era fondamentale, sia per riscattare le delusioni della coppa, sia per mettere il nuovo allenatore che sarebbe arrivato in condizione di preparare al meglio la stagione, senza dover anticipare e giocare già ad agosto una doppia sfida europea dall’importanza capitale”.

- Daniele Trombetta

@BrenCdT: “Abbiamo fatto il nuovo record di punti della squadra, quindi secondo me avremmo meritato di più, ma abbiamo fatto abbastanza per tenere a bada il Napoli, quindi non avrei nessuna lamentela da parte mia! "

@Solano_56: “La Roma meritava senza dubbio di arrivare seconda, specialmente dopo quello che aveva dimostrato in inverno e all’inizio della Primavera”.

@francescocosta: “Sono evidentemente di parte, ma secondo me la Roma meritava il secondo posto: e questo senza voler togliere niente al progetto tecnico del Napoli, che ha caratteristiche straordinarie ma strettamente legate alle idee del suo allenatore e alla grande qualità di un gruppo ristretto di giocatori. La Roma è una squadra grande che negli ultimi anni è rimasta tale, con un'identità riconoscibile e un gruppo ampio, sotto gestioni tecniche anche molto diverse tra loro: e in quella stagione lo ha dimostrato, tra le altre cose, battendo il Napoli al San Paolo e tenendoselo dietro in classifica per grandissima parte della stagione. Ma parliamo di un anno eccezionale, in cui abbiamo ottenuto il record storico di vittorie consecutive in casa e messo le basi per quello delle vittorie in trasferta ottenuto poi nella stagione 2017/2018, vincendo due volte a San Siro e poi in casa contro la Juventus, portando Dzeko a segnare 39 gol in stagione...”.

@WayneinRome: “Il secondo posto era quello che il Club meritava. La squadra ha corso nella prima parta della stagione, ma non è riuscita a mantenere il ritmo fino all’ultimo. Sul finale, però, sono stati eroi come Nainggolan e Dzeko che ci hanno permesso di mantenere quella posizione in classifica per la seconda parte di campionato”.

@andreacardoni: "Non so se è stata una questione di merito, ma è stato il risultato di un anno lungo, iniziato con la delusione col Porto e poi quella col Lione, ma Roma-Genoa più che una partita è stata la drammaturgia scritta da qualche romanziere, di quelli bravi (e perfidi)".

@Dtrombetta87: “Il secondo posto è stato senza dubbio meritato. Si sapeva che sarebbe stata una corsa a due per il con il Napoli, dato che la Juve è ancora troppo distante. La Roma in campionato ha fatto il suo dovere, tenendo botta nei momenti difficili e andando a conquistare punti importantissimi su campo molto difficili”.