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Di Francesco: "Domani abbiamo bisogno di giocatori con il carattere di Strootman"


“Strootman è un leader in allenamento e in partita. È un giocatore determinante che sa trascinare la squadra in maniera emotiva. E abbiamo bisogno di giocatori come lui domani, conto sull’esperienza di molti dei miei calciatori. Ci serve il carattere contro l’Altetico, questa sarà la nostra arma in più”

“Strootman è un leader in allenamento e in partita. È un giocatore determinante che sa trascinare la squadra in maniera emotiva. E abbiamo bisogno di giocatori come lui domani, conto sull’esperienza di molti dei miei calciatori. Ci serve il carattere contro l’Altetico, questa sarà la nostra arma in più”.

La partita che Eusebio Di Francesco sta preparando contro l’Atletico passerà anche dal carattere e dalla determinazione, qualità che contro la squadra di Simeone saranno necessarie per vincere la gara.

“Anzitutto vorrei vedere una squadra determinata con la voglia di arrivare al risultato”, ha dichiarato il tecnico giallorosso alla vigilia del match. “Sarà una battaglia calcistica e spero che andrà bene. Ultimamente la Roma non ha vinto molto in Europa. Bisogna quindi partire col piede giusto, essendo la prima potrebbe essere una sfida determinante per la qualificazione”.

Che ne pensa del Cholismo, che è ormai diventata una filosofia di calcio?

“La sua squadra di Simeone ha un’identità definita: meno estetica, molto pratica, ma riesce sempre a raggiungere l’obiettivo. Ha raggiunto due finali di Champions League e lì non ci si arriva per caso. Hanno qualità mentali e fisiche molto importanti. Per poter competere con loro dobbiamo mettere in campo anche le loro caratteristiche insieme alla nostra identità di gioco

Ha sciolto i suoi dubbi tra Florenzi e Bruno Peres?

“I dubbi ci sono sempre e sono all’ordine del giorno. La squadra si sta allenando bene. Dobbiamo ragionare di squadra, è un aspetto che sto cercando di mettere alla base della nostra identità. Per quanto riguarda Peres o Florenzi, non ho ancora deciso niente. Dovrò fare delle valutazioni. Invece per Schick sono contento che l’infortunio sia meno grave del previsto: mi auguro di poterlo avere nella prossima partita in casa di campionato o in quella dopo”.

Con quale filosofia di gioco vi approcciate al match di domani?

“Quello che voglio dalla squadra è un’organizzazione ben precisa, rimanere sempre corti, giocare insieme ed essere competitivi in ogni situazione di gioco. Non importa essere alti o bassi, dobbiamo essere compatti e corti in ogni situazione di gioco, sia offensiva sia difensiva”.

Come sta Moreno?

“Sta bene, è rientrato dalla Nazionale dopo aver fatto 90 minuti. All’inizio delle preparazione ha avuto qualche problema muscolare, ora invece sta tornando alla normalità.”

È un bene o un male non aver giocato contro la Samp?

“Può essere un vantaggio nella preparazione alla gara con l’Atletico, però potremmo ritrovarci chissà in che periodo dell’anno questa partita nel campionato. Il vantaggio è relativo, anche perché tanti dell’Atletico non hanno giocato l’ultima partita contro il Valencia, quindi anche molti dei loro titolari si sono riposati”.

Come pensa di neutralizzare questa tendenza alla battaglia della squadra di Simeone?

“Abbiamo pensato a qualcosa per metterli in difficoltà, passerà molto per le nostre idee, per il nostro gioco, sperando di colpirli nelle loro carenze. Dal punto di vista della partita vista come una battaglia, ci dobbiamo mettere al loro pari. Senza questo dettaglio non potremmo farcela”.

La Roma sembra uscita dall’attenzione dei media in questo momento: come vivete la vostra situazione?

“Abbiamo perso l’ultima e saltato la sfida con la Samp, è normale. Se avessimo giocato e vinto ieri, magari sarebbe andato diversamente. Cerchiamo di fare la partita domani e poi si riparlerà di noi. Restando quelli dell’Inter, esclusi gli ultimi 20 minuti, possiamo far bene. Dobbiamo esser bravi a portare dalla nostra parte gli episodi”.

Come sta Diego Perotti?

Diego Perotti contro l’Inter ha fatto una partita straordinaria non solo tecnicamente ma anche fisicamente. Ha fatto più metri di tutti. Sta in ritiro con me da Pinzolo e questo non è un caso. Ha cambiato il modo di giocare è più vicino all’attaccante e alla porta, mi auguro che questo potrà dargli dei benefici. Non dimentichiamoci che c’è El Shaarawy che appena tornerà in perfetta forma ci permetterà di avere due grandi giocatori in quella zona. Perotti deve trovare di più la porta e in quel caso si parlerebbe di lui in maniera differente”.